Filigrane di cristianità nelle poesie del Gitanjali
"Buongiorno vita" di Gennaro Matino. Fu leggendo questo libro che il mio cuore si aprì alla scoperta di un poeta a me sconosciuto, eppure così vicino, Rabindranath Tagore. Attratto dalla sua voce singolare, mi immersi nella lettura del Gitanjali, quella raccolta di "offerta di canti" che valse al poeta bengalese il Premio Nobel per la Letteratura nel 1913.Pagina dopo pagina, verso dopo verso, una sensazione profonda si faceva strada in me: in queste poesie, così distanti per cultura e contesto dalla mia tradizione, sentivo vibrare una corda spirituale familiare, un'eco di verità che risuonava con le fondamenta stesse della fede cristiana.
Iniziava così un viaggio inatteso, un dialogo silenzioso tra le parole mistiche di Tagore e i tesori della Scrittura cristiana. Un dialogo che, con stupore e meraviglia, si è rivelato sorprendentemente fecondo. Questo piccolo saggio che vi presento oggi nasce da quella scoperta, dal desiderio di condividere con voi le analogie profonde, le risonanze inattese, i punti di incontro luminosi (la filigrana) che ho individuato tra la poesia del Gitanjali e la ricca teologia cristiana.
