"Freddo, freddo. E' da stamattina presto che percorro questa ansa della Senna per scoprire il suo volto ghiacciato con i suoi diversi maquillages.
Da qualche tempo - con il sole che prova a riscaldare quest'aria - le rughe di questo volto fluviale qui in Bennecourt si sono rotte e blocchi di ghiaccio si stagliano ora alla ricerca di una meta formando suoni come di tasti secchi in un pianoforte.
Anche a me verrebbe voglia di saltare uno ad uno su quei blocchi ed improvvisare un gioco che porti alla meta anche me, ma è una fioca - e anche sciocca - metafora della vita che mi distrae dal mio lavoro di stamattina.
No, non sto dipingendo il soggetto e l'ampia prospettiva ma voglio definirne il riflesso e renderlo come ciò che da fuori intravedo dentro di me: tante, troppe illusioni; frammenti fugaci per cui il tutto non corrisponderà perfettamente all'Intero.
Dipingo pensando di scolpire. Parola su pietra, immagine su tela la cui eco si allunga e si trasforma, si realizza e chiede al mio intimo: sei tu veramente felice?"